Insegnamento mutuato da: B019340 - DIRITTO DELL'AMBIENTE Laurea Magistrale Ciclo unico 5 anni in GIURISPRUDENZA
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Contenuto del corso
Il corso è strutturato in due cicli di lezioni. Il primo ciclo intende offrire allo studente gli strumenti giuridici fondamentali per la comprensione del diritto dell’ambiente. Oltre all’analisi della normativa nazionale ambientale vengono forniti anche elementi di diritto internazionale e dell’Unione Europea. Il secondo ciclo affronta temi specifici della legislazione ambientale ed è svolto con lezioni "rovesciate" in cui gli studenti sono i principali protagonisti.
Per i frequentanti è sufficiente il materiale delle lezioni in aula.
Per i non frequentanti 6 CFU il libro su cui preparare l’esame è Caravita-Cassetti-Morrone, Diritto dell’ambiente, il Mulino, 2016.
Obiettivi Formativi
CONOSCENZE: Il corso intende offrire allo studente le conoscenze di base per l’interpretazione giuridica delle discipline ambientali; in particolare la prima parte del corso è dedicata a fornire allo studente gli strumenti concettuali per la comprensione del funzionamento della regolazione giuridica ambientale a livello internazionale, di unione europea e nazionale.
COMPETENZE: Il corso si propone di stimolare l’analisi giuridica personale dello studente nella legislazione ambientale; in particolare, nella seconda parte del corso, ad ogni studente viene assegnata una tesina da elaborare in forma scritta avente ad oggetto una legislazione di settore ambientale; il compito dello studente è la ricostruzione del quadro normativo di riferimento, la sua analisi giuridica, la ricerca delle giurisprudenza e dottrina in materia e la rilevazione delle criticità rilevate.
CAPACITA' ACQUISITE AL TERMINE DEL CORSO:Acquisizione di orientamento all’interno della legislazione ambientale e sviluppo di capacità di analisi critica della regolazione.
Prerequisiti
Per tutti gli studenti aver sostenuto l’esame di diritto costituzionale generale e l'esame di diritto amministrativo.
Metodi Didattici
La prima metà del corso il metodo è la classica didattica frontale.
Nella seconda metà del corso gli studenti preparano lavori individuali che vengono discussi e commentati in aula.
Uso della piattaforma Moodle per indicare il calendario delle lezioni, per lo scambio di materiale (slides, testi di dottrina, sentenze, leggi, ecc.) tra il docente e gli studenti.
Modalità di verifica apprendimento
Studenti frequentanti:
La verifica di apprendimento è orale e terrà di conto anche del lavoro individuale sulla regolazione ambientale svolto durante il corso.
Studenti non frequentanti:
L’esame ha forma orale e solitamente consiste in due o tre domande.
La prima domanda ha carattere generale, in modo da consentire allo studente di dimostrare non solo le conoscenze acquisite ma anche la capacità di effettuare collegamenti fra le varie parti del programma.
La seconda domanda ha carattere più puntuale e verte su un specifico argomento del diritto dell'ambiente.
La terza domanda è rivolta a discrezione del docente quando emerga ancora un profilo di incertezza sulla valutazione da assegnare, ad esempio in ragione del significativo divario tra la valutazione delle due domande già rivolte.
La valutazione è sufficiente se tutte le risposte risultano sufficienti e se, nel complesso, non emergano lacune gravi o errori grossolani. La valutazione è ottima se tutte le risposte sono esaustive e dimostrano capacità di analisi critica e proprietà di linguaggio.
Programma del corso
Prima parte generale: Introduzione al corso di diritto dell’ambiente: premesse metodologiche, obiettivi formativi, inquadramento prospettive di studio; analisi delle criticità di regolazione e del procedimento sanzionatorio: incentivi vs sanzioni; strumenti del diritto internazionale ambientale: consuetudini internazionali, trattati e convenzioni; elementi del diritto dell’Unione Europea nel settore ambientale: analisi storica e giuridica dei trattati e dei principi ambientali, ripartizione di competenze legislative tra Unione Europea e Stati membri, strumenti di diritto derivato (direttive, regolamenti), il principio di sussidiarietà, il ruolo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea; focus sul principio di precauzione; la Costituzione italiana e la tutela dell’ambiente; la ricostruzione giurisprudenziale del diritto dell’ambiente ante riforma del Titolo V della Costituzione; analisi della Costituzione post riforma del Titolo V; ripartizione di competenze legislative tra Stato e Regioni nel settore ambientale; gli orientamenti della Corte Costituzionale dopo la riforma del Titolo V: analisi delle sentenze più significative; la ripartizione delle funzioni amministrative tra Stato, Regioni ed Enti locali; il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; il Codice dell’ambiente, D.Lgs. 152/2006 e ss.mm: analisi dei principi fondamentali.
Parte seconda speciale: In questa parte del corso agli studenti viene affidata una tesina su di un argomento ambientale di settore; le legislazioni ambientali oggetto di tesina sono le seguenti: tutela del paesaggio, aree naturali protette, inquinamento acustico, inquinamento elettromagnetico, inquinamento atmosferico, inquinamento idrico, inquinamento luminoso, gestione dei rifiuti, disciplina delle discariche, bonifica siti inquinati, tutela del suolo, tutela delle acque, valutazione ambientale strategica, valutazione d’impatto ambientale, emission trading, certificati verdi, certificati bianchi, settore dell’energia, produzione da fonte rinnovabile, rischio di incidente rilevante, danno ambientale.