Il diritto processuale civile (moduli A e B) disciplina specie di procedimenti (i processi) organizzati principalmente dallo Stato e diretti ad assicurare che le norme di diritto sostanziale siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti. Fondamentale è pertanto la conoscenza preliminare (soprattutto) del diritto privato nei molti aspetti che sono coinvolti dallo studio del processo civile. Questa è la difficoltà principale della materia.
Testo di studio: Andrea Proto Pisani, Lezioni di diritto processuale civile, nuova ristampa della quinta edizione con appendici di aggiornamento, Jovene editore, Na-poli 2012.
A. Proto Pisani, Lezioni di diritto processuale civile, Nuova ristampa della quinta edizione con appendici di aggiornamento, Jovene editore, Napoli 2012.
Per il ripasso finale prima dell’esame, gli studenti potranno utilizzare le dispense riassuntive della prof. Pagni (che verranno inserite nella pagina web dell’insegnamento all’interno della piattaforma “E-learning” al sito http://e-l.unifi.it/) e del prof. Caponi (che verranno inserite nella sezione "Teaching documents" del sito http://unifi.academia.edu/remocaponi).
Per il secondo modulo le parti del manuale da studiare sono le seguenti:
1. Capitolo VIII, paragrafo 2
2. Capitolo IX, paragrafi 1.3., 2, 3, 4, 5
3. Capitolo XI, tranne i paragrafi 1.2.2.4.3., 1.2.2.4.4., 1.3.3.: nota 5
4. Capitolo XII
5. Capitolo XIII
6. Capitolo XIV
7. Capitolo XV
8. Capitolo XVI
Obiettivi Formativi - Cognomi H-Z
Conoscenze
Conoscenza sistematica delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti, nonché dei processi civili, cioè degli strumenti diretti ad assicurare che le norme sostanziali (essenzialmente: diritto civile, diritto commerciale, diritto del lavoro) siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti.
Capacità
Dinanzi ad un caso concreto che solleva un problema di tutela di un diritto, capacità di qualificarlo giuridicamente (ricostruire il fatto, individuare e interpretare le norme giuridiche) per accertare se e come l'ordinamento appresti una forma di tutela giurisdizionale civile.
Competenze
Attitudine a svolgere il ruolo professionale del giurista esperto in materia di tutela giurisdizionale civile dei diritti, nelle sue diverse manifestazioni, in particolare (ma non solo) avvocato, giudice, notaio.
Prerequisiti - Cognomi H-Z
Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I, Diritto privato II, Diritto amministrativo I.
La preparazione dell'esame richiede, oltre allo studio del libro di testo, anche la consultazione costante del codice civile e del codice di procedura civile (nella versione più aggiornata disponibile, che tenga conto delle novità normative che sono intervenute nel corso del 2012 e del 2013).
Si segnala che, con legge 28 giugno 2012, n. 92 (c.d. “Riforma Fornero”), è stato introdotto un rito speciale per la tutela contro il licenziamento illegittimo (art. 1, commi da 48 a 68), di cui è richiesta la conoscenza nelle sole linee generali.
Inoltre, la legge 7 agosto 2012, n. 134 ha apportato importanti novità in materia di impugnazioni, tanto nel rito ordinario che nel rito del lavoro. In particolare, sono stati modificati gli artt. 342, 345, 383, 434, 447-bis e 702-quater c.p.c., è stato introdotto un filtro all’appello negli artt. 348-bis e ter, e 436-bis c.p.c., ed è stato modificato l’art. 360, n. 5 c.p.c., che prevedeva l’impugnazione in cassazione per difetto di motivazione.
Altre novità sono state introdotte con la l. 24 dicembre 2012, n. 228 (che ha modificato gli artt. 543 e 547 c.p.c. e sostituito gli artt. 548 e 549 c.p.c., in materia di pignoramento presso terzi) e dalla l. 9 agosto 2013, n. 98 (che ha modificato gli artt. 70, 380-bis, 390, 420, 645 e 648 c.p.c. e aggiunto gli artt. 185-bis e 791-bis c.p.c.).
Queste novità saranno trattate durante il corso.
Dei codici è permessa la consultazione durante la prova.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-G
La prova finale deve essere sostenuta negli appelli compresi tra maggio e settembre 2014. A scelta dello studente anche la prova finale può essere sostenuta per iscritto. A tal fine si applicano le norme per la prova scritta intermedia (v. capoverso precedente), con le seguenti correzioni: (a) in cima al foglio a protocollo deve essere riportato (oltre alle indicazioni già richieste) anche il voto riportato nella prova intermedia; (b) ad istanza dello studente o del docente, la prova scritta è integrata da una verifica orale con rivalutazione svincolata dall’esito della prova scritta.
Anche chi sostiene l’esame per intero può sostenerlo in forma scritta (5 quesiti a risposta sintetica in 120 minuti).
Due tentativi a disposizione: il primo in uno dei due appelli di giugno, a scelta; il secondo in uno dei due appelli di luglio, a scelta.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi H-Z
Esame finale orale.
Programma del corso - Cognomi A-G
1. Capitolo VIII: solo il paragrafo 2 (Dispensa n. 9)
2. Capitolo IX: tutto tranne il paragrafo 6 (Dispensa n. 9)
3. Capitolo XI: tutto tranne i paragrafi 1.2.2.4.3, 1.2.2.4.4, 1.3.3 nota 5 (Dispensa n. 10)
4. Capitolo XII: tutto (Dispensa n. 11)
5. Capitolo XIII: tutto (Dispensa n. 12)
6. Capitolo XIV: tutto (Dispensa n. 13)
7. Capitolo XV: tutto
8. Capitolo XVI: tutto
Programma del corso - Cognomi H-Z
1. Processo con pluralità di parti.
2. Impugnazioni.
3. Tutela sommaria.
4. Tutela cautelare.
5. Procedimenti in camera di consiglio.
6. Esecuzione forzata.
7. Cenni su alcuni procedimenti speciali.