Il corso ha per contenuto la storia del pensiero giuridico romano. Lo studio di questo fenomeno culturale avverrà attraverso l'analisi dei suoi protagonisti: i pontefici, gli aristocratici repubblicani, i consiglieri del principe, i funzionari imperiali.
PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI:
Appunti delle lezioni e materiale distribuito in aula
PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI: C.Giachi-V. Marotta, Diritto e giurisprudenza in Roma antica, Carocci, Roma, 2012
Obiettivi Formativi
Il corso ha per obiettivo l'illustrazione della forma di produzione del disciplinamento sociale che ha caratterizzato la mentalità giuridica occidentale: l'elaborazione del diritto ad opera di esperti.
Prerequisiti
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Metodi Didattici
Lezioni frontali
Altre Informazioni
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Modalità di verifica apprendimento
esame orale
Programma del corso
A partire dalla fortuna del diritto romano e dalla tradizione che lo colloca al centro dello sviluppo del diritto moderno occidentale, la così detta 'seconda vita' del diritto romano, si affronterà la storia dell'elaborazione scientifica del diritto a Roma. Sarà principalmente la storia dei protagonisti di questa vicenda, i giuristi. Dal lavoro dei Pontefici chiamati a provvedere le regole necessarie per la vita della comunità, ai responsi dei giuristi laici, dal ceto di aristicratici repubblicani ai consiglieri del Principe e poi ai funzionari della burocrazia tardo imperiale; da una dimensione orale alla rivoluzione della scrittura e alla costruzione di una vera e propria esperienza letteraria. Questi processi saranno analizzati nel contesto politico e istituzionale nel quale si svilupparono: la dialettica con il potere politico e le gerarchie sociali, dalla monarchia arcaica, attraverso l'assetto repubblicano, fino al principato e alla forma dell'impero.