Il corso si propone di fornire gli strumenti necessari per la comprensione della storia giuridica e costituzionale dell'età moderna nella dimensione europea. In particolare, è analizzata la formazione dello Stato moderno, con un'attenzione specifica all' Inghilterra, alla Francia, alla Germania. Segue l'analisi delle Dichiarazioni dei diritti e delle Costituzioni dell'età rivoluzionaria, in Francia e negli Stati Uniti. Infine, si prende in esame il costituzionalismo europeo dopo la rivoluzione.
Contenuto del corso - Cognomi E-N
Il corso si propone di fornire una prospettiva sul passaggio dallo ius commune dell'Europa medievale ad una concezione del diritto improntata al primato del legislatore e alla codificazione dopo la rottura epocale della rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche. Si propone di fornire altresì una riflessione sull'entrata in crisi del modello classico del positivismo legislativo e scientifico con l’emersione della 'questione sociale' di fine Ottocento e soprattutto con i conflitti mondiali.
Contenuto del corso - Cognomi O-Z
Il corso intende offrire un quadro generale della storia del diritto moderno con particolare riferimento alla storia del diritto pubblico e all'evoluzione dei modelli istituzionali. Dalle radici medievali di una società senza Stato si ripercorre l’itinerario verso lo Stato moderno sino alla Rivoluzione francese, per indagare infine la formazione dello Stato di diritto ottocentesco sino al passaggio con lo Stato costituzionale del presente e all’apertura di nuovi spazi politici extra statuali.
Per gli studenti frequentanti:
Parte generale. Gli studenti che intendono frequentare il corso potranno sostenere
l'esame sulla base degli appunti tratti dalle lezioni. Gli appunti saranno integrati dal
testo preparato dal docente: M. FIORAVANTI, Costituzione, il Mulino, Bologna 1999
(solo nelle parti che verranno indicate dal docente) (ca. pp.70).
Parte speciale. L'esame si svolgerà sul significato delle dottrine delle libertà nella
storia del costituzionalismo moderno. Testo consigliato: M. FIORAVANTI, Appunti di
storia delle costituzioni moderne, I, Le libertà fondamentali, Giappichelli, Torino
1995, seconda edizione (che contiene anche alcuni dei testi che verranno analizzati
a lezione), pp. 176.
58
Per gli studenti non frequentanti:
A) Parte generale. L'esame si svolgerà sulle linee fondamentali di sviluppo della
tradizione storico-costituzionale europea.
Testo consigliato: M. FIORAVANTI, Costituzione, il Mulino, Bologna 1999, pp. 174.
B) Parte speciale. L'esame si svolgerà:
1) sul significato delle dottrine delle libertà nella storia del costituzionalismo moderno.
Testo consigliato: M. FIORAVANTI, Appunti di storia delle costituzioni moderne, I, Le libertà
fondamentali, Giappichelli, Torino 1995, seconda edizione, pp. 176.
2) sulle istituzioni dello Stato moderno in Europa.
Testo consigliato: M. FIORAVANTI (a cura di), Lo Stato moderno in Europa. Istituzioni e
diritto, Laterza, Roma-Bari 2002, nelle parti: 1. Stato e Costituzione; 2. Diritti; 3.
Giustizia e amministrazione; 4. Codici; 5. Proprietà e contratto (in totale pp. 138).
I testi qui indicati (sub A, B1 e B2) formano un programma unico, unitariamente concepito.
Tuttavia per coloro che intendono integrare la lettura del manuale principale (sub A) in
direzioni diverse da quelle qui proposte, è prevista la possibilità di sostituire i testi relativi alla
parte speciale (sub B1 e B2) con altre letture. I testi da adottare in sostituzione verranno indicati
caso per caso dal docente, previo colloquio con gli studenti interessati.
Per gli studenti frequentanti:
Appunti dalle lezioni
P. GROSSI, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255.
60
Per gli studenti non frequentanti:
P. GROSSI, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255.
e
M. FIORAVANTI (a cura di), Lo Stato moderno in Europa: Istituzioni e diritto, Laterza,
Roma-Bari 2002, pp. 3-229.
OPPURE IN ALTERNATIVA
A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico. Vol.
II, Giuffré, Milano 2005, pp. 13-222; pp. 253-291; pp. 337-358; pp. 395-617.
Per gli studenti frequentanti:
Appunti dalle lezioni
P. GROSSI, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255.
Per gli studenti non frequentanti:
P. GROSSI, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255.
e
M. FIORAVANTI (a cura di), Lo Stato moderno in Europa: Istituzioni e diritto, Laterza,
Roma-Bari 2002, pp. 3-229.
OPPURE IN ALTERNATIVA
A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico. Vol.
II, Giuffré, Milano 2005, pp. 13-222; pp. 253-291; pp. 337-358; pp. 395-617.
Obiettivi Formativi - Cognomi A-D
Conoscenze
Conoscenza del rapporto tra dimensione temporale e contestuale del fenomeno giuridico: la storicità come dimensione
naturale del diritto. I punti fermi dell’esperienza giuridica medievale. Approccio con l’esperienza giuridica
moderna. In particolare mediante l’analisi dei principali istituti, concetti, principi giuridici dell’età moderna.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare i dati normativi attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi.
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità
dell’attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l’elemento storico come parte integrante della
genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all’effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti giuridici
cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione del
giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità
(temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici.
Obiettivi Formativi - Cognomi E-N
Conoscenze
Conoscenza del rapporto tra dimensione temporale e contestuale del fenomeno giuridico: la storicità come dimensione
naturale del diritto. I punti fermi dell’esperienza giuridica medievale. Approccio con l’esperienza giuridica
moderna. In particolare mediante l’analisi dei principali istituti, concetti, principi giuridici dell’età moderna.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare i dati normativi attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi.
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità
dell’attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l’elemento storico come parte integrante della
genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all’effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti giuridici
cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione del
giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità
(temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici.
Obiettivi Formativi - Cognomi O-Z
Conoscenze
Conoscenza del rapporto tra dimensione temporale e contestuale del fenomeno giuridico: la storicità come dimensione
naturale del diritto. I punti fermi dell’esperienza giuridica medievale. Approccio con l’esperienza giuridica
moderna. In particolare mediante l’analisi dei principali istituti, concetti, principi giuridici dell’età moderna.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare i dati normativi attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi.
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità
dell’attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l’elemento storico come parte integrante della
genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all’effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti giuridici
cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione del
giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità
(temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici.
Metodi Didattici - Cognomi A-D
Lezioni di didattica frontale: Totale ore 60.
Seminari/Visite guidate: Totale ore 10 (facoltativi, senza crediti).
Metodi Didattici - Cognomi E-N
Lezioni di didattica frontale: Totale ore 60.
Seminari/Visite guidate: Totale ore 10 (facoltativi, senza crediti).
Metodi Didattici - Cognomi O-Z
Lezioni di didattica frontale: Totale ore 60.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-D
Esame di profitto: orale.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi E-N
Esame di profitto: orale.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi O-Z
Esame di profitto: orale.
Programma del corso - Cognomi A-D
Il corso si propone di fornire gli strumenti necessari per la comprensione della storia giuridica
e costituzionale dell’età moderna nella dimensione europea. Il corso sarà condotto con
metodo storico-comparativo, puntando su una serie differenziata di esperienze giuridiche e
costituzionali e si articolerà in una parte generale ed in una parte speciale.
Parte generale. Lezioni introduttive. Questioni di metodo. Storia del diritto e storia
costituzionale. Storia sociale e storia costituzionale. Diritto costituzionale e storia
costituzionale. La costituzione come ordinamento generale dei rapporti politici e
sociali: la tradizione europea. Analisi di un testo costituzionale tipicamente "moderno":
la Dichiarazione dei diritti dell'89.
Parte generale. L'età moderna. La problematica dello "Stato moderno". La "costituzione
medievale". Il travagliato superamento dell'esperienza cetuale-medievale.
La questione della sovranità e l'accentramento politico-istituzionale. La centralità
della burocrazia nella definizione delle nuove forme politiche. Le forme della rappresentanza
politica tra medioevo ed età moderna. Il problematico rapporto tra
"pubblico" e "privato", tra diritto politico-statale e diritto comune. L'organizzazione
politica nell'antico regime: Stato "per ceti", Stato assoluto e tardo diritto comune.
Disposizione delle fonti di diritto nell'antico regime. Stato "di diritto" e prima età
moderna.
Parte speciale. a) La storia costituzionale inglese. Giusnaturalismo, contrattualismo
e costituzionalismo. Hobbes e Locke. Stato assoluto e monarchia costituzionale. La
problematica dei diritti individuali. La centralità del diritto di proprietà. b) La Rivoluzione
americana e il processo storico di formazione della Costituzione federale. Dalle
Carte coloniali alla Dichiarazione d'Indipendenza. Poteri statali e poteri federali. Il
ruolo decisivo del potere giudiziario. La nascita del sindacato di costituzionalità. c)
La storia costituzionale francese e la Rivoluzione. Il compromesso costituzionale del
1791. La sovranità popolare ed il modello politico-costituzionale giacobino. Codificazione
costituzionale e codificazione civilistica: il valore "costituzionale" del Codice
civile del 1804. d) La storia costituzionale tedesca. Società cetuale e formazione
progressiva dello "Stato moderno". Il caso prussiano, in particolare. Stato di diritto e
Stato burocratico-amministrativo. Liberalismo e parlamentarismo. e) Il costituzionalismo
europeo del 19º secolo. f) Il costituzionalismo e le Costituzioni democratiche
del Novecento.
Programma del corso - Cognomi E-N
Il corso vuole proporre un quadro generale della storia del diritto moderno con particolare
attenzione agli sviluppi paralleli della storia del diritto civile e penale e alle trasformazioni
più significative che emergono nella fase di trapasso verso l'età contemporanea. Esso si articolerà
in una parte generale e in una parte speciale.
Parte generale. La storicità come dimensione necessaria di ogni esperienza giuridica.
Riflessioni storico-metodologiche sugli aspetti di novità e sui problemi della fase
presente di riassetto dell'ordinamento giuridico sullo sfondo dei fenomeni di 'globalizzazione’
ed integrazione transnazionale: un rinnovato ius commune europeo? Uno sguar59
do ad una esperienza storica universalistica e pluralistica: la tradizione giurisprudenziale
del diritto comune medioevale fino alla prima età moderna. I caratteri intrinseci del diritto
comune e la loro entrata in crisi nell'Europa moderna dei secoli XVI-XVIII. La comunità:
il diritto come giustizia e come ordine. La giurisprudenza come interpretatio. Il diritto
civile e penale della società cetuale. Seconda Scolastica, Umanesimo giuridico, Riforma
protestante: antropologie giuridiche dell'individualismo e nascita dello stato moderno.
Dallo status al contratto: le avventure delle diverse forme di individualismo moderno
nello specchio delle principali categorie giuridiche. Altri esempi particolari: giusto
prezzo, usura e forme organizzative di legittimazione del primo capitalismo. Il diritto
come legge ed espressione della volontà sovrana. I fenomeni di concentrazione del potere
e del sistema delle fonti: consolidazioni e codificazioni nell'Europa d'antico regime
fino alla Rivoluzione francese. I tentativi di riforma illuministica e la genesi dei principi
del diritto penale moderno. Un caso emblematico di confine: la Toscana della Leopoldina.
Diritto e rivoluzione: considerazioni introduttive alla luce delle riflessioni di Santi
Romano. Le vicende della legislazione rivoluzionaria e il trionfo dell'antropologia proprietaria.
Segue: il diritto penale al servizio del nuovo soggetto di diritto civile. Due diversi
modelli paradigmatici della codificazione moderna: il Codice Napoleone e l'ABGB
austriaco. La loro recezione in Italia. La scienza giuridica espropriata ovvero dell'esegesi
come metodologia interpretativa dello statualismo. Le reazioni critiche alla codificazione
in Europa o della scienza giuridica 'rivendicata': Romanticismo giuridico e scuola storica
del diritto. La codificazione penale nell'Italia preunitaria tra modello napoleonico e impostazioni
autonome, con particolare attenzione al codice toscano del 1853 e alla sua
influenza sulla codificazione unitaria. I codici italiani unitari e la borghesia legislatrice: il
codice civile del 1865 e il codice penale Zanardelli (1889). Il sistema del diritto civile e
penale ottocentesco analizzato nei suoi principi e istituti fondamentali. Il problema del
diritto commerciale e della sua autonomia. La svolta di fine Ottocento della scienza giuridica
italiana: i suoi prodromi e l'influenza del costruttivismo giuridico della dottrina
pandettistica tedesca. Un sentiero interrotto: il cosiddetto socialismo giuridico. Verso il
XX secolo: nuovi codici o nuovo diritto? Il BGB (1900) e il codice civile svizzero (1907)
tra formalismo e realismo giuridico. La rottura definitiva del vecchio ordine: prima guerra
mondiale e ordinamenti giuridici.
Parte speciale. L'approfondimento dell'anno in corso vorrebbe seguire, nel quadro
temporale segnato dal secolo ventesimo appena concluso, i diversi filoni di pensiero
giuridico che si possono definire 'anti-individualisti', e analizzare quindi quale strutturazione
assumono rispettivamente il diritto privato e il diritto penale negli stati 'totalitari'.
Ovviamente un'attenzione privilegiata sarà riservata ai rapporti tra regime e scienza giuridica
italiana nella genesi del codice Rocco e del codice civile del 1942 e alle tendenze
evolutive immediatamente successive alla seconda guerra mondiale.
Programma del corso - Cognomi O-Z
Il corso intende offrire un quadro generale della storia del diritto moderno con particolare
riferimento alla storia del diritto pubblico e all'evoluzione dei modelli istituzionali. Dopo alcune
lezioni introduttive dedicate ai profili metodologici (significato e problemi della conoscenza
storica; storia del diritto e ordinamento giuridico vigente), si affronteranno le seguenti
tematiche:
Uno sguardo al Medioevo
a) La dissoluzione medievale dello Stato ed il pluralismo giuridico: diritto comune e
diritti particolari.
b) L'immagine del potere politico: il concetto di iurisdictio.
c) La rottura degli equilibri medievali: verso la scoperta del potere legislativo.
Il lungo itinerario dello Stato moderno
a) Premesse politico-istituzionali nella Francia tra Quattro e Cinquecento.
b) Genesi dello Stato fiscale sul continente: lo sdoppiamento degli apparati.
c) Il sistema delle fonti: dalla redazione delle coutumes alle ordonnances.
d) La direzione della società corporata: l'universo della polizia.
La fine dell'ordine antico
a) I fondamenti teorici dell'individualismo: il giusnaturalismo moderno. Lo sviluppo
della società civile e di una pubblica opinione. L'illuminismo giuridico.
b) La crisi dello Stato di corpi.
c) Le novità della Rivoluzione francese: rappresentanza, potere costituente, dichiarazioni
dei diritti.
d) L'invenzione dello spazio amministrativo.
e) Il potere giurisdizionale e le origini della giustizia amministrativa.
f) Codificazioni del diritto e sistema amministrativo nella Francia napoleonica.
Lo Stato di diritto ottocentesco
a) Il primato delle garanzie giuridiche.
b) L'età delle codificazioni
c) Lo Stato a pubblica amministrazione.
d) Oltre il liberalismo: attività sociale e interventismo economico.
Uno sguardo al presente
a) Alleggerimenti e persistenze.
b) I nuovi spazi politici.